Da tradizione orale si ha memoria della Tenuta di Piandaccoli dall’anno 1000; trovandosi essa sulla via Francigena nacque come ostello per pellegrini. La struttura in seguito divenne un monastero con piccoli romitori adibiti alla celebrazione della messa per il contado e alla meditazione dei frati che in queste terre iniziarono la coltivazione della vite. Si dice che nella villa della tenuta abbia soggiornato Napoleone Bonaparte che, sbarcato a Livorno, fece visita a suo zio, parroco di San Miniato alla testa di un esercito diretto a Firenze.
In seguito all’arrivo in Italia dell’imperatore francese molti beni della Chiesa vennero espropriati e nei primi anni del 1800 la Tenuta di Piandaccoli rientrò nelle proprietà della famiglia Fucini; e quindi per asse ereditario alla famiglia Alli Maccarani (avvocati in Firenze) il cui stemma nobiliare riporta le tre esse: “SACRUM SENATUM SERVAVIT” chiaro riferimento all’origine templare della famiglia; infine la Tenuta passò alla famiglia Dorin a cui si deve lo sviluppo dell’odierno frigorifero e che implementò la coltivazione della vite. L’attuale proprietario della Tenuta è il Dott. Giampaolo Bruni che ha investito impegno ed energie per far splendere di nuova vita i vigneti di Piandaccoli.
Piandaccoli
La nostra storia
La storia di Piandaccoli comincia ben prima della nostra famiglia
La Tenuta venne costruita intorno al 1000 per ospitare i pellegrini che dalla Via Francigena si dirigevano a Firenze e viceversa. Fu così che i monaci iniziarono in queste terre la coltivazione della vite.
1000
Il Panorama vitivinicolo toscano pre-fillossera
Un quadro di Bartolomeo Bimbi rappresenta le numerose varietà autoctone di uva presenti nella Toscana dell'epoca. Molte di queste andranno perdute a causa dell'epidemia di Fillossera che colpì l'Europa nella metà del diciannovesimo secolo e verranno riscoperte e recuperate solo a partire dal secondo dopo guerra.
1750
La storia continua
La Tenuta già produce un ottimo Chianti e riesce a commercializzare i suoi vini in tutta la Toscana.
1950
Nuovi obiettivi
Il Dott. Giampaolo Bruni subentra a suo suocero nella direzione della proprietà e definisce un progetto del tutto innovativo: produrre vini da vitigni autoctoni della Toscana Rinascimentale. A tale scopo vengono reimpiantati tutti i 20 ettari di vigneto.
2004
Prima bottiglia
Viene per la prima volta imbottigliato il frutto della vendemmia. Nasce Inprimis, un blend estremamente elegante ed unico nel suo genere: una base Sangiovese, a cui decidiamo di unire Foglia Tonda e Pugnitello, due dei nostri vitigni autoctoni.
2009
Vini dal Rinascimento
Finalmente il progetto di vinificazione dei “Vini dal Rinascimento” prende forma.
Nel 2012 viene imbottigliato il primo vitigno autoctono in purezza: Foglia Tonda del Rinascimento Toscana IGT, una piccola produzione di eccellenza che riscuote da subito il consenso di critica e consumatori.
Negli anni a seguire completeranno la gamma: Pugnitello, Barsaglina e Mammolo.
2012
Baciami Spumante Brut Rosé
La gamma dei vini da vitigni autoctoni si arricchisce di un prodotto unico al mondo: il primo spumante da uve Mammolo.
Un vino dalle grandi potenzialità che sorprende critica e consumatori per piacevolezza e complessità.
2018
Piandaccoli oggi e domani
Dopo anni incentrati sulla ricerca dell’eccellenza nella creazione dei propri prodotti, la Tenuta riesce ad affermarsi in sempre più mercati.
Continua il progetto di divulgazione del valore dei vitigni autoctoni toscani, fondamentale per la salvaguardia della bio-diversità del nostro panorama enologico.